Giuseppe è un artigiano intraprendente: agli inizi del ‘900 si trasferisce nella vicina Tione dove, in quella che rimarrà fino ad oggi la sede dell’azienda, mette a punto nuovi metodi per la chiarificazione della cera e utilizza macchinari sempre più sofisticati per la produzione delle candele.
La “giostra“, macchina a funzionamento manuale, è utilizzata tuttora per la realizzazione di candele a immersione e ceri pasquali dall’alto valore artigianale.